Presenze Campionati CSI 2012-2013

NOTE: forse dovremmo andare in ritiro la sera prima, o forse dovremmo proprio ritirarci dal campionato, non ne azzecchiamo piu' una, oggi c'e' mancato poco che portassimo a casa il primo punticino dell'anno, ma niente, dobbiamo rinviare anche quello; torniamo nella torcida di Sangiovanni, nel catino del Maracana' dei poveri, dove la tifoseria scatenata condiziona gli arbitri e i risultati, e qualcuno non se l'e' sentita di venire, al solo pensiero della battaglia che li aspettava si sono ammalati veramente Lucio e Micky; non c'e' neanche Max, forse per paura di venire di nuovo sputato da Marino, ma Marino non c'e' piu', qui i suoi rilanci lunghi sarebbero serviti, o forse no, sarebbero finiti tutti oltre il fondo, piu' che un catino, e' un vaso da notte sto campo, fai due passi e sbatti contro la porta dall'altra parte; loro sono scatenati, vogliono rifarsi della sconfitta dell'andata, l'unica che hanno subito, sono secondi e puntano a salire di categoria, e noi glie lo auguriamo di cuore, cosi ce li togliamo dai piedi, e' sempre una bolgia incredibile quando li incontriamo; l'arbitro parte bene, al primo pallone toccato da Marco lo stendono brutalmente e lui estrae subito il giallo, ma se avesse continuato in questo modo avremmo finito la partita in sette contro sette, cosi' per un po' non ne tira piu' fuori, e il gioco si incattivisce e le parole salgono; loro protestano continuamente su qualsiasi decisione, se il fallo e' contro non era fallo, se e' a favore chiedono ulteriori sanzioni, se la palla e' sulla riga per loro e' fuori, e se e' fuori invece per loro e' dentro, si accende una competizione verbale indirizzata a condizionare l'arbitro, che per un po' prova a controbattere, ma poi incomincia a fischiare a loro favore tutto quello che chiedono; a questo punto anche noi incominciamo a dire la nostra, la panchina entra verbalmente in campo per pareggiare lo squilibrato sottofondo di proteste, e cosi' il povero Girodo perde completamente il controllo della situazione, da' ragione a chi urla piu' forte, sui fuori c'e' la corsa ad accaparrarsi il pallone, il primo che lo prende e' fuori suo e lo puo' battere anche se l'ha tirata fuori lui; in tutto questo bailamme il risultato rimane sempre fermo sullo zero a zero, potevamo segnare noi, potevano segnare loro, Frank fa buona guardia e in un paio di occasioni fa anche il miracolo, ma ribattiamo sempre colpo su colpo, alcuni anche proibiti; purtroppo i fatidici minuti di recupero arrivano e succede la catastrofe, qualcuno non stende a metacampo il corridore di turno che arriva fin sul fondo e indovina il cross per lo sclerotico bomber che gira verso la porta, Ale cercando di rinviare la mette proprio sotto la traversa di un esterrefatto Frank e il nostro sogno svanisce come neve al sole; il resto del recupero e' un assalto alla baionetta alla ricerca del pareggio che pero' non arriva, oggi abbiamo fatto una buona partita col coltello tra i denti ma non e' servito a smuovere la classifica, e la musica e' sempre la stessa; il 2013 sembra stregato, ma non possiamo ritirarci adesso dal campionato, piuttosto proviamo ad andare in ritiro come fanno i grandi, per cambiare musica si potrebbe andare tutti in Valle, a Champoluc, c'e' un amico che ha un albergo originale, in stile country, si chiama
Hotel California..

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